20 Aprile 2024 09:32

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La leggenda delle donne di Grosio

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donne grosioDonne Grosio – Una radicata leggenda, a Grosio, narra che le donne grosine, particolarmente belle e forti, con un costume assai caratteristico e del tutto diverso dagli altri valtellinesi, originino da “schiave armene” assegnate, ai lavoratori portuali grosini, a Venezia, nel 1500/1600. Fot0 Gruppofolkgrosio.com

A cura di Ezio Maifrè

Forse è bene rammentare, per coloro che non conoscono la laboriosità, l’attaccamento alla famiglia e anche la bellezza della ragazze di Grosio, una leggenda. Prima però conviene citare un detto “ birichino “ che è passato, a torto o a ragione, dalla bocca di molti valligiani: a Grosio lavorano solo le donne “. Ora si può raccontare la leggenda tramandata “ bocca a bocca” da generazioni e in verità confermata dai dolci lineamenti orientali di talune donne: si narra che le donne di Grosio sarebbero di origine orientale .

Donne Grosio – La cosa appare credibile e confermata anche dai costumi tradizionali femminili con la gonna di panno finemente pieghettata, il grembiule in seta, con maglie e corsetti finemente lavorati a filigrana d’oro, caratteristica quasi unica in Valle. Si racconta che alcuni artigiani di Grosio emigrarono in cerca di fortuna a Venezia durante il XVII secolo. Furono così bravi, così raffinati nei loro lavori artigianali che ebbero come premio dai veneziani delle schiave armene.

Durante la guerra dei trent’anni la Valtellina fu devastata da guerre, scorribande, pestilenze, carestie. Grosio fu tra i paesi più devastati. Gli emigrati grosini pensarono bene di far rifiorire il loro paese ritornando da Venezia con tutti i loro beni, che erano molti. Portarono con loro anche le loro “schiave armene”.

In verità i grosini avevano trattato sempre bene le loro “ donne “, per questo esse avevano accettato ben volentieri di seguire i loro uomini. Giunti a Grosio videro la condizione disastrata del loro paese e si misero subito al lavoro. Per prima cosa sposarono le loro “ schiave armene “che divennero le loro mogli con tutti diritti del caso a condizione che dovevano attendere a tutti i lavori di casa, alla cura e all’educazione dei figli e se, avanzavano del tempo, anche al lavoro dei campi, delle bestie.

Tutto questo affinché gli uomini, sgravati da tutti gli impegni materiali, potessero dedicare tutte le loro energie intellettuali per filosofare e dedicarsi all’arte conviviale e della parola. Un impegno non da poco che mantennero per alcuni secoli e, sembra che alcuni tutt’ora assolvono al gravoso impegno. Grosio rifiorì.

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