29 Marzo 2024 05:47

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Intervista con il sindaco di Lanzada Marco Negrini

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marco negriniIntervista con Marco Negrini

Pochi giorni fa abbiamo incontrato Marco Negrini, sindaco di Lanzada, all’interno del Museo minerario e mineralogico della Bagnada, occasione per parlare dello splendido museo, ma anche del turismo a Lanzada e in Valmalenco, ricoprendo Negrini anche il ruolo di Assessore al turismo dell’Unione dei Comuni della Valmalenco.

Cominciamo dal Museo minerario e mineralogico della Bagnada, come siamo arrivati fin qui?
Il Museo minerario e mineralogico della Bagnada è stato aperto nel 2008. La miniera invece risale agli anni ’30 del secolo scorso, periodo al quale risalgono le prime concessioni e scavi, ed è stata operativa fino al 1987. Estraeva talco, attività che oggi prosegue in Valmalenco, e per Lanzada il settore ricopre ancora un’importante valenza economica, con sessanta residenti che vi lavorano tra operai e impiegati.

Nella miniera hanno lavorato diverse società, ma l’ultima che ha estratto è stata la IMI FABI spa, azienda che è stata anche protagonista, quindici anni fa, dell’impulso al recupero della stessa a fini museali. L’azienda è nota anche per le imprese sportive dei fratelli Fabi. Gli appassionati di Formula 1 ricorderanno sicuramente Teo Fabi al volante dal 1982 al 1987 di Toleman, Benetton e Brabham, e il fratello minore Corrado Fabi al volante di Osella e Brabham nel 1983 e 1984.

Come sta lavorando Lanzada per promuovere il turismo nel territorio comunale?

Fino a qualche anno fa Lanzada ha vissuto di riflesso grazie allo sci praticato dai turisti a Chiesa in Valmalenco e Caspoggio (il paese non ha impianti di risalita ndr), ma negli ultimi tempi la scelta del Comune è stata quella di caratterizzare l’offerta turistica su altre discipline come l’arrampicata, sia su ghiaccio che su roccia, praticabile quindi tutto l’anno, il canyonismo e in particolare l’escursionismo, dato che buona parte della sentieristica della Valmalenco e una quindicina di Rifugi alpini insistono sul territorio comunale, che comprende tra l’altro il Pizzo Bernina, la montagna più alta delle Alpi centrali, e il Pizzo Scalino. Questo lavoro ha permesso di caratterizzare Lanzada, che ora una sua visibilità e riconoscibilità ben precisa.

Il valore aggiunto del Museo minerario e mineralogico della Bagnada è il fiore all’occhiello dell’offerta turistica di Lanzada?

Senza dubbio. La miniera, visitabile dodici mesi all’anno, si trova sulla strada per Campo Franscia, a soli 20 km da Sondrio, si raggiunge in meno di 30 minuti dal capoluogo. Il Museo è particolarmente adatto per le scolaresche, proprio per questo posso anticipare che a breve è nostra intenzione garantire la gratuità della vista fino ai 14/16 anni.
La visita della Miniera è davvero affascinante e dura due ore, visita guidata e raccontata perché da soli ci si perderebbe. La visita parte dal Museo dopo una breve salita di dieci minuti attraverso uno stupendo bosco di larici
La miniera tra l’altro ha ospitato diversi eventi musicali di livello nel camerone centrale, alto ben 14 metri, grazie alla sua particolare acustica che ben si presta per i concerti, in una suggestiva unica.

Marco Negrini sindaco di Lanzada

Che dati registra il Museo minerario e mineralogico della Bagnada?

In un anno la visitano ormai oltre tremila persone, dato in crescita costante. Di questi il 40% sono privati che prenotano presso il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco oppure direttamente in Comune. Il restante 60% invece sono gruppi, che se inizialmente erano principalmente scuole locali, ora invece arrivano dalle province lombarde limitrofe alla Valtellina, in particolare un buon numero di ragazzi belgi che trascorrono le vacanze scuola in Valmalenco.

E’ importante ricordare che abbiamo ben venti guide, la maggior parte malenche, comunque tutte valtellinesi, che si avvicendano nelle visite e che hanno frequentato specifico corso di formazione.

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